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Autore: Sebastian Schulten

Contenuti B2B di successo: i consigli dei nostri giornalisti

Contenuti B2B di successo: i consigli dei nostri giornalisti

La creazione di contenuti per la buyer persona è una delle parti più delicate e strategiche del B2B: non si tratta solo di pubblicizzare un prodotto o un servizio, ma di comunicare informazioni rilevanti e di grande valore per le caratteristiche del proprio pubblico di riferimento. La comprensione del pubblico in target per creare contenuti efficaci è stato uno degli argomenti più importanti toccati durante l’incontro annuale di Valuelead con i collaboratori giornalisti, organizzato a Milano il 16 ottobre scorso. In questo articolo approfondiamo le opinioni di alcuni dei professionisti del nostro network, che offrono spunti fondamentali per la creazione di contenuti in grado di catturare l’interesse delle buyer persona. Indice: Creazione contenuti secondo Fabio Cavallotti Creazione contenuti: l’opinione di Piero Todorovich Conclusione Per un giornalista che si occupa di marketing B2B, tenere a mente la buyer persona mentre scrive non è solo un dettaglio, ma piuttosto un obbligo. Una buyer persona incarna il cliente ideale, ovvero l’individuo (o il gruppo) al quale il contenuto deve parlare in maniera diretta e rilevante. Creazione contenuti secondo Fabio Cavallotti Come ci spiega il nostro collaboratore Fabio Cavallotti, creare contenuti significa comunicare informazioni con un obiettivo specifico, adattando il registro comunicativo in base al contesto. Come sottolinea Fabio, “se devo descrivere le novità della legge di bilancio non posso usare lo stesso timbro di un pezzo realizzato per generare dei lead, una call to action.” Per attrarre la buyer persona, è essenziale partire dalle esigenze del cliente e raccogliere informazioni precise da diverse fonti. Fabio afferma che “produrre contenuti per catturare l’attenzione della buyer persona” deve essere un processo mirato e strategico. Un aspetto cruciale è conoscere bene il prodotto e il mercato di riferimento, la descrizione del cliente “deve essere precisa su questo. Non è scontato.” Fabio racconta di un caso in cui servizi pensati per le pubbliche amministrazioni si sono poi rivelati apprezzati dalle PMI, a dimostrazione dell’importanza di avere una conoscenza approfondita del mercato. Un problema comune riguarda la conoscenza approssimativa del contesto, soprattutto nel mercato italiano. Fabio nota che “il contesto produttivo italiano è specifico, per certi versi anomalo, parcellizzato,” spesso richiedendo di guidare il cliente nel comprendere le peculiarità del proprio settore.Infine, per delineare una buyer persona accurata, è necessario ottenere informazioni verticali, “Dal macrocosmo al microcosmo. Dal mercato alla buyer persona”. Tuttavia, come Fabio osserva, solitamente i team definiscono la buyer persona “in base alle percezioni, mi verrebbe da dire in base a bias cognitivi, piuttosto che su indagini analitiche,” evidenziando le difficoltà quando mancano dati precisi. Nel lavoro da giornalista non mancano anche difficoltà legate alla comprensione del valore e del processo di creazione di contenuti da parte dei clienti. Alcuni, infatti, non hanno chiaro cosa significhi effettivamente produrre contenuti di qualità per la buyer persona, chiedendo lavori poco chiari o trattando i contenuti come se fossero meri “dattiloscritti”, senza considerare l’approccio strategico che serve. Fabio racconta: “La sfida più difficile è quella del cliente egocentrico e produttore, a sua volta, di elaborati, in altre parole gli autori.” Inoltre, sottolinea la difficoltà nel collaborare con clienti che non comprendono pienamente le aspettative digitali e che, a causa della loro “analfabetizzazione informatica,” pongono richieste esagerate senza cogliere le reali dinamiche di produzione di contenuti. “La buyer persona,” nota Fabio, “è frutto di esperienze acquisite empiricamente, piuttosto che di indagini analitiche,”. Creazione contenuti: l’opinione di Piero Todorovich Anche il nostro collaboratore giornalista Piero Todorovich mette in evidenza quanto sia cruciale conquistare la fiducia del lettore rispondendo in modo puntuale e preciso alle sue esigenze informative e professionali. Per farlo, è necessario produrre contenuti che siano “attuali, credibili nelle valutazioni, utili e sostenuti dalla capacità tecnica di ottenere dati precisi” sull’effettiva lettura e interesse del target. Tuttavia, Piero osserva anche come spesso i manager abbiano una certa reticenza nel condividere informazioni chiave come numeri, nomi o esperienze dirette. Secondo lui, i manager “dimostrano un sacro terrore ad aprirsi, a fare numeri, nomi, a citare elementi e aneddoti che sono frutto dell’esperienza sul campo.” Eppure, è proprio nella “vita vissuta” all’interno dell’azienda che si trovano le chiavi per trasmettere il vero valore aggiunto dei prodotti e servizi. Questi dettagli autentici sono ciò che rende un contenuto più coinvolgente e in grado di instaurare un legame di fiducia con la buyer persona. Conclusione La creazione di contenuti B2B di qualità richiede un equilibrio tra l’accuratezza tecnica e la capacità di raccontare storie autentiche che catturino l’interesse della buyer persona. Come sottolineato da Piero e Fabio, il valore di un contenuto non risiede solo nelle informazioni condivise, ma anche nella capacità di trasmettere fiducia, rispondendo in modo mirato alle esigenze del lettore. Per farlo, è essenziale che i manager e le aziende si aprano a condividere dati concreti e aneddoti di vita vissuta, perché sono proprio questi dettagli che fanno emergere il valore reale di un prodotto o servizio. In definitiva, la trasparenza e la precisione sono i pilastri su cui costruire un contenuto capace di creare un dialogo autentico e significativo con la buyer persona. Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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Newsletter e AI: tu come la fai?

Newsletter e AI: tu come la fai?

Sblocca il potenziale dell’AI con queste newsletter essenziali per i professionisti del digitale Ti senti sopraffatto dalle continue novità sull’intelligenza artificiale e non sai come rimanere aggiornato? Per i professionisti B2B come noi, rimanere al passo con gli strumenti, le tendenze e le tecnologie AI non è più un’opzione. Ma come mantenersi informati senza perdere ore a cercare informazioni e strumenti rilevanti per il tuo mercato? Ecco che entrano in gioco le newsletter sull’AI, dove puoi scoprire nuovi strumenti o semplicemente restare aggiornato. Queste risorse, curate da professionisti del settore.In questo articolo vi segnaliamo una selezione delle newsletter AI che noi stessi in Valuelead consultiamo periodicamente, e che riteniamo possano tornare utili ad ogni professionista del digital B2B. Indice: Prompt Advance: Trucchi e best practice per prompt su ChatGPT Ultimate Tools Newsletter: Scopri i migliori strumenti AI There’s an AI for That: Trova l’AI giusta per ogni compito AIGeist: Approfondimenti AI per i leader B2B Conclusione Prompt Advance: Trucchi e best practice per prompt su ChatGPT Prompt Advance è la tua risorsa ideale se desideri padroneggiare ChatGPT e modelli AI generativi simili come Gemini o Perplexity. Questa breve newsletter settimanale offre aggiornamenti essenziali e strategie per massimizzare l’uso di questi strumenti. Riceverai consigli pratici, prompt innovativi e approfondimenti su come far funzionare meglio l’AI generativa. Se desideri rimanere aggiornato sull’ingegneria dei prompt e sfruttare al massimo l’intelligenza artificiale, questa è la newsletter che fa per te.​ Prompt Advance Ultimate Tools Newsletter Scopri i migliori strumenti AI La Ultimate Tools Newsletter su Substack è una miniera d’oro per chi è sempre alla ricerca di nuovi strumenti AI che fanno la differenza. Ogni numero introduce piattaforme, app e software all’avanguardia progettati per semplificare il tuo lavoro e aumentare la produttività. Che tu lavori nel marketing, nello sviluppo di prodotti o nella gestione di progetti, questa newsletter ti aiuta a trovare gli strumenti giusti per far funzionare al meglio il tuo business. Questa newsletter è perfetta per i professionisti B2B che vogliono restare competitivi con le ultime innovazioni tecnologiche. Ultimate Tools Newsletter There’s an AI for That Trova l’AI giusta per ogni compito Come suggerisce il nome, There’s an AI for That ti aiuta a scoprire l’AI giusta per ogni compito specifico. Ogni edizione della newsletter fornisce raccomandazioni su soluzioni AI per vari settori e funzioni, dalla automazione del marketing all’analisi dei dati. Inoltre, nella Home del sito puoi cercare in ogni momento l’AI per le tue esigenze specifiche, anche le più particolari.Se sei sempre alla ricerca di nuovi strumenti per ottimizzare le operazioni e migliorare il successo aziendale, questa newsletter è un’ottima risorsa. There’s an AI for That AIGeist Approfondimenti AI per i leader B2B Curata dal CEO di Valuelead, AIGeist si concentra specificamente sull’impatto dell’AI nel mondo B2B. Offre approfondimenti su come l’intelligenza artificiale sta trasformando le operazioni aziendali, le strategie di vendita e l’engagement con i clienti. Questa newsletter non si limita a informarti, ma ti aiuta a comprendere come queste tecnologie possano essere applicate concretamente per migliorare le prestazioni aziendali. Che tu sia un dirigente interessato a implementare strategie AI o un leader di team che guarda al futuro, AIGeist offre gli approfondimenti strategici di cui hai bisogno​. AIGeist  Conclusione Queste non sono le solite noiose newsletter, ma un pratico manuale per rimanere aggiornato e avere quella marcia in più indispensabile nel panorama lavorativo B2B, ma non solo. Le newsletter che abbiamo evidenziato forniscono tutto, dai consigli pratici agli approfondimenti strategici, aiutandoti a sfruttare al meglio le innovazioni dell’AI nel tuo business. Iscrivendoti a queste risorse, sarai equipaggiato con la conoscenza e gli strumenti per migliorare la produttività, risparmiando tempo nella ricerca. Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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Le prime risposte al questionario sono arrivate: hai già valutato la tua strategia di lead generation?

Le prime risposte al questionario sono arrivate: hai già valutato la tua strategia di lead generation?

Abbiamo ricevuto le prime risposte al nostro questionario e i risultati sono davvero interessanti! Le aziende stanno già iniziando a scoprire i loro punti deboli nella lead generation e nelle strategie di marketing. Se non l’hai ancora fatto, c’è ancora tempo per compilare il questionario e fare una valutazione approfondita delle tue strategie. Si tratta di un’autovalutazione rapida che ti aiuta a identificare dove migliorare, e sei ancora in tempo per compilarlo! I primi risultati raccolti mostrano tendenze interessanti tra le aziende che hanno partecipato: La lead generation è l’area più critica: Per la maggior parte delle aziende, la lead generation rappresenta il tallone d’Achille. Anche chi già utilizza strumenti di marketing e pubblicità online fatica a ottimizzare il flusso di contatti qualificati. Pubblicità online sottoutilizzata: Sebbene molti di voi stiano già investendo in pubblicità su Google e LinkedIn, c’è una mancanza di ritorni su questi investimenti. Le soluzioni per risolvere questi problemi? Per migliorare questi risultati, è essenziale adottare una strategia che preveda la creazione di contenuti mirati, che rispondono ai loro bisogni e interessi specifici, e una targetizzazione precisa del pubblico. Grazie al nostro pacchetto Baitfish, molti nostri clienti hanno aumentato la visibilità dei loro contenuti, aumentato le visite al sito, migliorato la qualità dei contatti generati e ottimizzato le campagne pubblicitarie, con conseguente tasso di conversione più elevato. Infine, serve sfruttare LinkedIn creando lead magnet efficaci (offerte gratuite di valore per convincere i potenziali clienti a lasciare i propri contatti) e attivazioni mirate (campagne specifiche che stimolano l’interazione), che consentano di raggiungere il pubblico giusto al momento giusto. Molti clienti che hanno utilizzato il nostro LinkedIn Business Accelerator hanno migliorato la qualità dei contatti e la precisione della targetizzazione, ottenendo un aumento nel tasso di conversione. Questo pacchetto ottimizza LinkedIn con strategie mirate e lead magnet personalizzati. Vuoi essere un passo davanti alla concorrenza? Puoi compilare il nostro questionario e fare un’autovalutazione approfondita delle tue strategie di digital marketing. Solo così potrai capire dove migliorare e scoprire le opportunità che ti stanno sfuggendo. Scopri i tuoi punti deboli, inizia oggi stesso! Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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La grande ripresa dopo la pausa estiva: verso il Q4

La grande ripresa dopo la pausa estiva: verso il Q4

Indice: Introduzione La sindrome del “ci aggiorniamo a settembre” Settembre e ottobre: i mesi del push Anche noi abbiamo “Mollato il colpo”, ma occhi puntati sul Q4! Conclusione L’estate è finita, Settembre è arrivato e con lui anche il rush verso gli ultimi mesi dell’anno. È tempo di riprendere le attività di sales & marketing con la giusta energia, ma attenzione a non cadere nei soliti luoghi comuni del rientro. Hai rimandato tutto a Settembre? Bene, ora è il momento di agire e non perdere tempo. Scopri come affrontare al meglio questo periodo cruciale, con un po’ di autoironia e consigli pratici per spingere il business prima del rush finale! L’estate è finita, e con essa anche quel dolce suono delle onde in sottofondo che ci accompagnava durante le call più “rilassate” di Luglio. Siamo di nuovo nel vivo, e la realtà si chiama Settembre: il mese del “rush”. Ma lo sapevamo, no? C’è una sorta di formula magica che si ripete ogni anno: “Ci risentiamo a Settembre”. Una frase che probabilmente abbiamo detto o sentito più volte di quante possiamo contare.Ora, però, è tempo di parlare di come affrontare questo ultimo trimestre del 2024. Perché sì, lo sappiamo, settembre e ottobre sono mesi cruciali per le vendite e il marketing B2B. È tempo di abbandonare gli aperitivi al tramonto e concentrarsi sulle opportunità commerciali. La Sindrome del “Ci Aggiorniamo a Settembre” Quante volte avete sentito, o magari detto frasi come “Dai, ci aggiorniamo a Settembre!” o anche “Ad Agosto è tutto fermo, ma a Settembre riprendiamo alla grande.”? Queste sono le classiche frasi che circolano tra i commerciali. Ma diciamocelo: Settembre arriva velocemente, e improvvisamente ci ritroviamo a inseguire gli obiettivi annuali. Non arrivare tardi all’appuntamento, sfrutta al meglio questi mesi chiave, soprattutto perché sono i momenti in cui i budget sono ancora disponibili ma cominciano a stringersi in vista della fine dell’anno. La nostra stessa pausa dal blog è un perfetto esempio di “abbiamo mollato il colpo”, ma è giusto riderci sopra e riconoscere l’errore (per la cronaca, “Marketing B2B in estate” è l’ultimo articolo in questione, dategli una lettura). Tuttavia, tra uno scherzo e l’altro, la realtà è che questi mesi sono fondamentali. Tornare attivi significa rimettersi al timone con prontezza e visione strategica. Settembre e Ottobre: I Mesi del Push Settembre e Ottobre sono i mesi del push in cui le attività di sales & marketing digital B2B devono accelerare. Questi sono i mesi in cui le aziende sono più ricettive e pronte a chiudere affari. Dopo la pausa estiva, molti decisori aziendali tornano con un atteggiamento più reattivo. Hanno rivisto i loro obiettivi e sono pronti a considerare nuovi partner, soluzioni e strategie. Perciò, quali sono le azioni da mettere in campo? Rinfrescare il CRM, che è il nostro alleato principale. Riordinare i lead raccolti prima delle ferie, riprendere contatti lasciati in sospeso e soprattutto non lasciare che nulla scivoli via. Software CRM come HubSpot sono essenziali per non perdere opportunità, perché il CRM è la tua memoria, il tuo GPS nelle vendite.Organizzare Eventi e webinar è un’altra soluzione, perché con l’aumento della partecipazione digitale, è il momento di promuovere contenuti educativi, sessioni dimostrative o eventi online che possano attirare il target giusto. Leggi il nostro articolo su come organizzare un Webinar di successo! Anche Noi Abbiamo “Mollato il Colpo”, ma occhi puntati sul Q4! I webinar e gli eventi online sono strumenti efficaci per mantenere il coinvolgimento dei clienti durante l’estate. Questi eventi permettono ai partecipanti di accedere aiDiciamocelo chiaramente: ad Agosto ci siamo rilassati anche noi in Valuelead (tranne che per i servizi erogati per i nostri clienti, sempre attivi!). Il blog non ha visto la luce per un mese intero, e forse anche qualche task è stato rimandato a Settembre con un’alzata di spalle. Ma questo è il momento per riprendere in mano la situazione e dimostrare che il vero sales push arriva proprio ora. Tutti fanno l’errore di adagiarsi un po’ in estate, e va bene così, ma ora bisogna tornare più agguerriti che mai. Anche perché il Q4 non aspetta nessuno. Non perderti le nostre strategie di successo, tra Cold Calling e Cold Mailing, che ti daranno una marcia in più! Conclusione Se possiamo chiudere con un consiglio finale, è questo: non fare le solite cavolate. Non lasciare che i clienti importanti ti sfuggano di mano. Non ignorare il tuo CRM pensando di poter gestire tutto a memoria. Non procrasti nare ulteriormente! Settembre e ottobre sono mesi di grande potenziale, ma richiedono precisione, organizzazione e soprattutto azione. Quindi, metti subito in ordine il tuo CRM, imposta promemoria, segui ogni lead e mantieni alta l’energia. Alla fine dell’anno, sarai felice di aver lavorato bene in questi mesi cruciali.Ricorda, come diceva qualcuno: “Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”. E se oggi puoi migliorare la tua pipeline, fallo ora. Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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Marketing B2B in estate: come ci si adatta alle nuove abitudini dei clienti

Marketing B2B in estate: come ci si adatta alle nuove abitudini dei clienti

Indice: Introduzione Adattare i contenuti per il mobile e il periodo stagionale Sfruttare i social media e aggiornare i contenuti Promuovere webinar e eventi online Direct mailing con offerte speciali Conclusione Con l’estate in corso, potreste aver notato una leggera flessione nell’engagement dei prospect e nelle vendite, mentre i consumatori sono in “modalità vacanza”. L’estate non è necessariamente un periodo di inattività per il marketing B2B, ma piuttosto un momento in cui le aziende devono adattarsi ai cambiamenti nelle abitudini dei loro prospect. Non è tanto un problema dei prospect che cambiano abitudine, ma piuttosto delle aziende che non si adattano a questi cambiamenti stagionali. Le aziende che riescono a modificare le loro strategie di marketing possono sfruttare al meglio questo periodo, mantenendo alto l’interesse e preparando il terreno per il successo futuro. In questo articolo proponiamo delle idee e best practice per restare in movimento anche nel periodo estivo. Adattare i contenuti per il mobile e il periodo stagionale Con l’aumento dell’uso dei dispositivi mobili durante l’estate, è essenziale che i contenuti siano ottimizzati per smartphone e tablet. Creare contenuti visivamente accattivanti e responsive è fondamentale, soprattutto considerando che molte persone sono in viaggio o in vacanza. I contenuti possono inoltre riflettere temi estivi, utilizzando toni più leggeri e rilassati, per mantenere l’interesse dei lettori. Sfruttare i social media e aggiornare i contenuti Durante l’estate, è essenziale utilizzare i social media per condividere contenuti visivamente accattivanti, come infografiche e video, che catturino l’attenzione. Questo periodo è anche ideale per aggiornare articoli di blog, migliorando la SEO e assicurando che le informazioni siano aggiornate e pertinenti. Assicuratevi di postare in modo costante e ad orari ottimali durante la settimana. Una riduzione della frequenza di pubblicazione può influire negativamente sull’algoritmo e, di conseguenza, su chi vede i post. Combinando una presenza attiva sui social media con contenuti freschi, le aziende possono mantenere l’interesse dei clienti e prepararsi per una ripresa delle attività in autunno.  Promuovere webinar e eventi online I webinar e gli eventi online sono strumenti efficaci per mantenere il coinvolgimento dei clienti durante l’estate. Questi eventi permettono ai partecipanti di accedere ai contenuti formativi o di aggiornamento professionale secondo i propri tempi, senza l’impegno di un evento fisico. Tematiche stagionali, come la preparazione per le sfide autunnali o le nuove tendenze di mercato, possono attrarre un pubblico interessato. Leggi il nostro articolo su come organizzare un webinar di successo! Direct mailing con offerte speciali Il direct mailing può essere particolarmente efficace durante l’estate, specialmente con offerte speciali o contenuti personalizzati. Inviare materiali fisici come coupon o inviti esclusivi può catturare l’attenzione in un periodo in cui la posta elettronica può essere facilmente ignorata. Questo approccio tangibile può creare un’esperienza memorabile e incentivare l’azione. L’anno scorso abbiamo dato delle dritte per il “back to work” dopo l’estate: non perderlo! Conclusione Il marketing in estate è ricco di potenzialità, quindi assicuratevi che la vostra azienda stia sfruttando tutte le grandi opportunità disponibili. Ottimizzando i contenuti per il mobile, sfruttando i social media, aggiornando i materiali esistenti e utilizzando strategie di direct mailing, le aziende possono non solo mantenere l’attenzione dei loro clienti, ma anche prepararsi per una stagione autunnale di successo. L’estate è il momento perfetto per essere creativi e scoprire nuovi modi per coinvolgere il pubblico durante questo periodo tradizionalmente lento. Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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Intervista al 1° Sales Rep in Italia, vincitore del contest SDRs Of Italy

Intervista al 1° Sales Rep in Italia, vincitore del contest SDRs Of Italy

Indice: Introduzione L’evoluzione del ruolo dei SDR L’Intelligenza Artificiale nel lavoro degli SDR Gli strumenti essenziali per un SDR L’esperienza del contest Rituali e situazioni strane Conclusione Il contest di SDRs Of Italy, sponsorizzato da Valuelead, è stato un successo conclusosi con la vittoria in finale di Marco Simone, Business Development Representative presso JetHR. Abbiamo intervistato il vincitore per scoprire di più sulla sua visione del futuro dei Sales Development Representatives (SDR), il ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore e altri aspetti interessanti di questo lavoro. L’evoluzione del ruolo dei SDR Con la prima domanda rivolta al futuro, gli abbiamo chiesto come vede l’evoluzione del ruolo dei SDR nei prossimi cinque anni, e ha espresso una visione interessante. “Penso sia difficile fare previsioni” dice, “da un lato è un ruolo che in Italia si sta diffondendo solo ora, quindi penso che il SDR sul mercato italiano tra 5 anni non sarà troppo diverso da quello che è attualmente sul mercato UK, FR o DACH”. Durante il contest di SDRs Of Italy sul Cold Calling, abbiamo scritto un articolo proprio su questo tema: leggilo ora! L’Intelligenza Artificiale nel lavoro degli SDR L’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare il modo in cui gli SDR lavorano. Sebbene Marco sia cauto nell’affermare che vedremo presto degli SDR completamente automatizzati, riconosce che l’AI avrà un ruolo cruciale nell’accelerare il training e migliorare l’efficienza. E continua “L’AI si sta diffondendo sempre di più, penso che l’SDR del futuro sarà più efficace e preciso di quello attuale: la quantità sarà supportata sempre più dallo stack tecnologico, l’SDR sarà owner della qualità e di convertire efficacemente i volumi generati”. Gli strumenti essenziali per un SDR Parlando di strumenti di lavoro, il fresco vincitore ha spiegato che non esiste un tool preferito unico, poiché “ci sono tanti tool diversi per esigenze diverse, sta tutto nel come li si usa”. Ha poi menzionato Lusha e Modjo come due strumenti fondamentali per il successo di un SDR. Questa flessibilità nell’uso degli strumenti riflette la necessità di adattabilità e personalizzazione nell’approccio alle vendite. Quanto conta la tecnologia nel Marketing e Sales B2B? Scoprilo nel nostro articolo! L’esperienza del contest Partecipare al contest di SDRs of Italy per Marco Simone è stata un’esperienza “molto stimolante, perchè in questa c’erano diversi elementi al di fuori del mio ruolo, che mi hanno spinto comunque a migliorare alcune competenze sales che non uso quotidianamente, sottolineando inoltre quanto ami le competizioni. La sua passione per le sfide è evidente quando afferma che parteciperebbe volentieri ad altri contest simili in futuro, vedendoli come un modo per continuare a crescere professionalmente. Non solo Cold Calling, anche il Cold Mailing è un alleato del sales: leggi il nostro articolo Rituali e situazioni strane Abbiamo scoperto anche alcuni aspetti più personali e curiosi del suo lavoro. “Ho diversi riti e abitudini forse anche un po’ strane: prima di iniziare le sessioni di cold calling metto una canzone hardstyle in cuffia e cammino e saltello per la stanza per caricarmi. Faccio cold call quasi sempre in piedi e facendo rimbalzare una pallina contro il muro. Quando lavoro da casa a volte faccio cold call in equilibrio su una balance board.”E infine, abbiamo parlato di una delle situazioni più strane che gli è capitata durante una chiamata “Una volta mi è capitata una persona che pensava la stessi chiamando per un colloquio nell’azienda per cui lavoravo, è stata una situazione decisamente strana. Durante il contest mi ha fatto molto ridere quando il bot mi ha attaccato il telefono in faccia dopo aver “bookkato” il meeting.” CONCLUSIONE L’intervista con Marco Simone, vincitore del contest SDRs of Italy a cui facciamo ancora i complimenti, ci offre uno sguardo affascinante su un settore in rapida evoluzione. Il contest è stato un grande successo, e la sua popolarità suggerisce che verrà sicuramente ripetuto in futuro. Questa competizione ha sottolineato l’importanza del cold calling, che rimane una competenza fondamentale per gli SDR. Tuttavia, il cold mailing è altrettanto cruciale, offrendo un altro strumento potente per raggiungere potenziali clienti.  Sei alla ricerca di digital marketing di qualità in outsourcing? Il team di esperti di Valuelead è pronto a offrire la sua esperienza e competenza, garantendo che ogni euro del tuo budget marketing sia un investimento verso il successo.

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Dalla cold email alla vendita

Dalla cold email alla vendita

Strategie per trasformare contatti freddi in clienti Indice: Introduzione Chi è SDRs of Italy? Il potere del Cold Mailing Perché funziona il Cold Mailing? Strategie vincenti per il Cold Mailing Conclusione Se siete a caccia di nuovi potenziali clienti e avete bisogno di un modo per coinvolgerli, una campagna di e-mail a freddo è una soluzione che funziona quasi sempre. Per ottenere risposte, un’e-mail a freddo deve essere breve, ma incisiva, e invogliare il destinatario. Ecco perché un’e-mail, in ogni sua parte, deve offrire valore per generare più interazioni e più prospect. Il 4 Luglio, Giorgia Molocchi, Sales Manager di Valuelead, sarà ospite di SDRs of Italy e terrà un webinar sul tema Cold Mailing dove ci racconterà best practice e segreti per comunicazioni a freddo di successo. Nel frattempo, in preparazione al webinar, vi consigliamo la lettura di questo articolo. Chi è SDRs of Italy? SDRs of Italy è una community leader nel settore delle vendite e del business development, dedicata a migliorare le competenze dei Sales Development Representatives (SDRs). Propone interessanti contest, tra cui un Contest Sales in corso tuttora sponsorizzato da noi di Valuelead. Il potere del Cold Mailing Il cold mailing offre un’opportunità unica per personalizzare i messaggi in base alle esigenze specifiche dei clienti. Rispetto alle chiamate, consente di preparare con attenzione il contenuto, rendendo ogni email mirata e pertinente. Partecipa al webinar il 4 luglio per scoprire come rendere le tue email a freddo ancora più efficaci. Perché funziona il Cold Mailing? Personalizzazione: le email possono essere altamente personalizzate per rispondere ai bisogni specifici dei clienti. Risparmio di tempo: permette di contattare numerosi potenziali clienti in modo rapido ed efficiente, in particolare con automazioni di CRM. Misurabilità: le risposte e i tassi di apertura possono essere facilmente tracciati e analizzati con i giusti strumenti. …Molti altri motivi verranno illustrati da Giorgia Molocchi il 4 Luglio durante il webinar su Cold Mailing. Non perdertelo! Strategie vincenti per il Cold Mailing Oggetto accattivante: cattura l’attenzione del destinatario con un oggetto intrigante e rilevante. L’oggetto è la prima cosa che il destinatario legge. Chiarezza e brevità: sii diretto e conciso nel messaggio per mantenere alta l’attenzione del lettore. Call to action: includi una CTA chiara, invitando il destinatario a compiere un’azione successiva, come scaricare o visitare un sito. …Queste e altre strategie verranno illustrate da Giorgia Molocchi durante il webinar, non mancare! Preparati al webinar leggendo il nostro articolo sulle strategie avanzate per il email marketing Conclusione Le e-mail a freddo sono il modo migliore per ottenere più conversioni se il budget marketing è limitato. Ma serve essere costanti, e pronti a sperimentare nuovi metodi.Iscriviti al webinar del 4 Luglio, dove Giorgia Molocchi ci mostrerà best practice e segreti per il sempreverde cold mailing.

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Cold Calling e Cold Mailing: strategie di successo per il B2B

Cold Calling e Cold Mailing: strategie di successo per il B2B

Indice: Introduzione Chi è SDRs of Italy? Il potere del contatto diretto Perché funziona il Cold Calling? Il contest di SDRs of Italy Conclusione “The enduring mantra of the fanatical prospector is: One more call.” Con questa citazione di Jeb Blunt nel libro “Fanatical Prospecting” si potrebbe riassumere il sorprendente risultato del sondaggio posto da SDRs of Italy, che chiedeva “Quale mezzo consente di prenotare il maggior numero di appuntamenti con potenziali clienti?”. Stando al sondaggio, che trovate qui, il cold calling, una delle più antiche strategie di vendita, continua a dimostrare la sua validità nel B2B, ma attenzione a non trascurare il cold mailing. Oggi è partito il contest di cold calling organizzato da SDRs of Italy, sponsorizzato da noi di Valuelead. Inoltre, il 4 luglio ci sarà un webinar su cold mailing tenuto da Giorgia Molocchi, Sales Manager di Valuelead, a cui potete iscrivervi qui. Sono opportunità uniche per scoprire le migliori pratiche e strategie per massimizzare l’efficacia delle chiamate e delle email a freddo. Chi è SDRs of Italy? SDRs of Italy è una community leader nel settore delle vendite e del business development. Specializzata nell’offrire formazione e risorse per Sales Development Representatives (SDRs), l’organizzazione si dedica a migliorare le competenze dei professionisti del settore attraverso workshop, webinar e eventi. Il loro impegno è aiutare le aziende a ottimizzare le strategie di vendita e a massimizzare i risultati. Il potere del contatto diretto In un recente sondaggio condotto da SDRs of Italy su LinkedIn, la domanda era: “Quale mezzo ti consente di prenotare il maggior numero di appuntamenti con potenziali clienti?”. I risultati sono stati sorprendenti: il 57% degli intervistati ha indicato le chiamate a freddo come il metodo più efficace, contro il 27% delle email, l’11% del messaggio diretto LinkedIn e il 4% di altri media. Questi dati confermano che, nonostante l’avvento di nuove tecnologie, il contatto telefonico rimane una delle strategie più produttive per fissare appuntamenti e generare lead​​. Perché funziona il Cold Calling? Interazione personale: le chiamate a freddo permettono un’interazione personale che altre forme di comunicazione non possono offrire. Questo crea un’opportunità unica per costruire una relazione e instaurare fiducia con il potenziale cliente. Feedback immediato: durante una chiamata telefonica, è possibile ricevere feedback immediato e adattare l’approccio di vendita in tempo reale, rispondendo alle domande o obiezioni del cliente sul momento. Personalizzazione: le chiamate possono essere altamente personalizzate in base alle esigenze specifiche del cliente, cosa che le email automatizzate non possono fare altrettanto efficacemente. Maggior numero di chiamate e chiamate migliori: la quantità gioca un ruolo cruciale. Più chiamate si effettuano, maggiori sono le probabilità di ottenere appuntamenti. Tuttavia, è altrettanto importante concentrarsi sulla qualità delle chiamate. Formare il team per migliorare l’approccio telefonico e la gestione delle obiezioni può portare a risultati significativamente migliori. Vendere l’appuntamento, non il prodotto: uno degli errori più comuni nel cold calling è cercare di vendere il prodotto direttamente durante la chiamata. L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di fissare un appuntamento per una discussione più dettagliata. Questo approccio riduce la pressione sul cliente e aumenta le possibilità di ottenere un incontro. Leggi il nostro articolo sulla Prospect list per una vendita efficace Il contest di SDRs of Italy Il prossimo contest di carattere sales organizzato da SDRs of Italy sarà un evento di grande importanza per tutti i professionisti del settore. Sarà sponsorizzato da Valuelead, esperto nel campo del marketing digitale. Partecipare a questo contest non solo offre l’opportunità di apprendere nuove tecniche e strategie, ma anche di mettersi in contatto con altri professionisti del settore, ampliando così la propria rete di contatti. Conclusione Nonostante le nuove tecnologie e i canali di comunicazione digitali, la capacità di stabilire un contatto umano diretto e immediato rimane insostituibile, sia attraverso cold calling, sia cold mailing. Le aziende che padroneggiano questa tecnica continueranno a vedere risultati positivi nei loro sforzi di vendita.Ricordiamo che è in corso il contest di cold calling organizzato da SDRs of Italy, sponsorizzato da Valuelead. Inoltre, iscriviti al webinar del 4 Luglio sul cold mailing, tenuto da Giorgia Molocchi, da non perdere.

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L’importanza della Maturità Digitale per il successo commerciale

L’importanza della Maturità Digitale per il successo commerciale

Indice: Introduzione Il diagramma delle competenze: una panoramica Implicazioni per le aziende Perché la maturità digitale è così cruciale? Conclusione Nel contesto della trasformazione digitale e commerciale, la maturità del digital gioca un ruolo cruciale. Un recente studio condotto da Boston Consulting in collaborazione con Google, “Accelerating AI-Driven Marketing Maturity” pubblicato nell’Aprile 2024 ha esaminato le principali competenze digitali e la loro correlazione con il livello di maturità digital complessiva. In questo articolo esploriamo le 19 abilità più importanti identificate nello studio, e come esse predicono il livello di maturità digitale. Il diagramma delle competenze: una panoramica L’analisi presentata nel grafico si concentra su 19 capacità digitali, suddivise in tre categorie principali basate sulla loro deviazione standard e il gap tra le aziende ad alta e bassa maturità.  Il risultato ha dimostrato una precisione del 97%, confermando la robustezza del modello utilizzato. Capacità Fondamentali: Include competenze essenziali come la collaborazione agile e le competenze specialistiche. Queste caratterizzano un livello di maturità inferiore, indicando che molte aziende hanno già iniziato a svilupparle. Nuove Postazioni di Base: Comprendono la centralizzazione dell’Adtech (o tecnologia pubblicitaria), l’uso di AI generativa, l’arricchimento dei dati, e l’identificazione degli utenti. Queste capacità stanno emergendo come nuovi requisiti di base per raggiungere una maturità digitale più elevata. Capacità Elevate: Rappresentano competenze avanzate come la presa di decisioni basate sui dati, la misurazione end-to-end e la reimmaginazione dei flussi di lavoro attraverso l’AI generativa. Queste capacità mostrano il gap di maturità più ampio, indicando che solo le aziende più avanzate le stanno implementando con successo. Implicazioni per le aziende Lo studio evidenzia che il raggiungimento di una maggiore maturità digitale richiede l’adozione di un set ampliato di nuove competenze. In particolare, serve adottare strumenti di AI generativa, la centralizzazione dell’Adtech, e l’utilizzo di piattaforme di arricchimento dei dati. Serve poi formare il personale per acquisire nuove competenze e promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione, e favorire la collaborazione tra diversi dipartimenti per una gestione più integrata e data-driven. Le aziende devono quindi focalizzarsi sull’integrazione di queste capacità emergenti per mantenere la competitività nel mercato. Perché la maturità digitale è così cruciale?  Le aziende con una maturità digitale più alta sono meglio posizionate per sfruttare nuove opportunità di mercato e rispondere rapidamente ai cambiamenti. Inoltre, le tecnologie avanzate e l’automazione possono migliorare significativamente l’efficienza operativa, riducendo i costi e aumentando la produttività. Infine, una maggiore maturità digitale consente un approccio più personalizzato e data-driven nella gestione delle relazioni con i clienti, migliorando la soddisfazione e la fedeltà. Conclusione Se le capacità digitali sono sempre nuove e in rapida evoluzione, è importante per le aziende adeguarsi per raggiungere una maturità digitale più alta, adatta al livello della competizione e del mercato. L’analisi di Boston Consulting e Google fornisce una guida preziosa, indicando che serve investire in nuove tecnologie e migliorare le competenze esistenti per il successo futuro. Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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Le competenze fondamentali per un Marketing e Sales

Le competenze fondamentali per un Marketing e Sales

Indice: Introduzione Strumenti Marketing e Sales da padroneggiare Analisi delle esperienze pregresse Domande da porsi e da porre Conclusione Oggi più che mai la padronanza delle tecnologie Marketing e Sales è fondamentale per coloro che vogliono raggiungere e superare gli obiettivi aziendali. Se le aziende vogliono portare persone capaci nel proprio reparto commerciale, è bene sapersi porre e saper individuare. Dopo l’ultimo articolo, navighiamo più approfonditamente in un tema utile e interessante sia per le imprese che per il singolo marketer e sales, esplorando le competenze chiave che serve possedere nel ruolo, indizi dall’esperienza pregressa, le soft skills e come ottenere informazioni dal candidato attraverso domande da colloquio. Strumenti Marketing e Sales da padroneggiare Le campagne pubblicitarie su piattaforme come LinkedIn e Google Ads richiedono una comprensione approfondita delle loro funzionalità per creare e gestire campagne pubblicitarie efficaci. Targetizzare l’audience con precisione è cruciale: su LinkedIn è essenziale utilizzare opzioni avanzate di targetizzazione basate su dati demografici, settori industriali, dimensioni aziendali e titoli professionali, su Google Ads è altrettanto importante implementare strategie di targeting basate su parole chiave, comportamenti di ricerca e dati demografici, per raggiungere gli utenti giusti al momento giusto. Un altro aspetto fondamentale è la definizione accurata delle buyer persona. Comprendere le esigenze, le sfide e i comportamenti dei potenziali clienti aiuta a personalizzare le campagne e ad aumentarne l’efficacia. La creazione di contenuti di alta qualità come blog post, articoli, video, infografiche e altri formati di contenuto che attraggono e coinvolgono il pubblico, è un’altra competenza imprescindibile. In parallelo, utilizzare piattaforme di Content Management (CMS) come YourWoo per gestire e pubblicare contenuti, insieme alla capacità di pianificare e gestire un calendario editoriale, garantisce una pubblicazione regolare e coerente dei contenuti. Infine, padroneggiare strumenti di CRM (come HubSpot) è essenziale per raccogliere e analizzare dati sui clienti, identificare opportunità di vendita e migliorare la segmentazione del pubblico. Si possono implementare automazioni per gestire le campagne di email marketing, il nurturing dei lead e altre attività ripetitive, e migliorare l’efficienza e l’efficacia delle campagne. La capacità di analizzare i dati e di trasformarli in azioni concrete è cruciale per ottimizzare le strategie e raggiungere gli obiettivi prefissati. Analisi delle esperienze pregresse Nello scorso articolo abbiamo parlato di come l’esperienza pregressa nello stesso settore possa essere un’arma a doppio taglio, e come il cambio continuo di posti di lavoro possa rappresentare una “red flag”. Ma ci sono altre peculiarità da individuare. Il lavoro con mercati esteri richiede una flessibilità culturale e una competenza strategica di marketing e comunicazione, che rappresenta un enorme vantaggio in chiave riconoscimento della Buyer Persona. I candidati provenienti da start-up spesso sviluppano la forte capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di gestire situazioni di incertezza. L’adattabilità e flessibilità richieste in questi ambienti possono tornare preziose, così come la versatilità data dal svolgere diverse funzioni, ma è importante considerare che potrebbero non essere pronti per le dinamiche di ambienti aziendali più grandi. La capacità di multitasking sviluppata in questi contesti è un altro indicatore di competenze trasversali preziose. La capacità di integrare marketing tradizionale e digital, soprattutto nel contesto delle campagne marketing, è fondamentale per comunicare e massimizzare il successo con potenziali clienti che operano in entrambi i mondi. Questo tipo di esperienza permette al candidato di sfruttare il meglio di entrambi i metodi, creando strategie di marketing più complete e efficaci. Ne deriva inoltre la competenza di guidare un’azienda attraverso la transizione dal marketing tradizionale al digitale, un vantaggio non da poco nel mercato B2B. Domande da porsi e da porre Quando si assume un addetto al marketing e sales, vanno cercate persone che combinino soft skills come capacità di comunicazione, mentalità strategica e commerciale, creatività e altro ancora. Si possono fare delle valutazioni attraverso dei software (ad esempio Criteria Corp), ma è utile anche porre delle domande utili per comprendere meglio l’interlocutore. Ecco alcune domande che potresti fare: Com’è strutturato il tuo attuale team commerciale? Quali sono i ruoli delle persone coinvolte? Quali strumenti utilizzi per essere organizzato? Come fai a sapere quando una campagna è infruttuosa? Quali metriche e KPI utilizzi? Come si svolge il processo di conversione nella tua azienda? Parla della tua esperienza con i piani editoriali. Qual è il tuo approccio all’editing del copy? Quali sono i canali social media più importanti ed efficaci per il tuo marchio? Qual è la tua esperienza con l’automazione del marketing? Che ruolo ha la pubblicità a pagamento nella strategia complessiva? Descrivi una volta in cui il tuo team non era d’accordo con la tua strategia. Come l’hai gestita? Conclusione La ricerca del candidato ideale per il Digital Marketing & Sales richiede la considerazione di esperienze diversificate e competenze tecniche. Quando si cerca una nuova persona, serve riflettere su come questi aspetti possano non solo rispondere alle esigenze immediate, ma anche preparare l’azienda per le sfide future. Serve chiedersi: quali esperienze uniche e competenze trasversali possono realmente fare la differenza nel nostro team? Se siete un’azienda B2B alla ricerca di un partner con queste caratteristiche, che vi aiuti a concentrarvi su strategie di marketing digitale efficaci, vi invitiamo a contattare il team di Valuelead per saperne di più.

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